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distorsione di caviglia

LESIONE LEGAMENTO CROCIATO ANTERIORE

07-06-2023 11:14

Dott. Tommaso Stassi

GINOCCHIO,

LESIONE LEGAMENTO CROCIATO ANTERIORE

La lesione al legamento crociato anteriore è molto comune soprattutto negli sportivi, dovuta a un trauma distorsivo, che può essere diretto o indiretto

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Il legamento crociato anteriore (LCA), è uno dei quattro legamenti più importanti del ginocchio. Viene così chiamato perché si incrocia, insieme al legamento crociato posteriore, al centro dell’articolazione del ginocchio. 

A funzione del LCA è quella di stabilizzare il ginocchio impedendo lo spostamento anteriore della tibia rispetto al femore. 


 

CAUSE 

Le cause più frequenti di rottura, parziale o totale, del legamento crociato anteriore sono traumi distorsivi, diretti o indiretti, che causano rotazioni forzate o un’eccessiva estensione del ginocchio. 

La lesione al LCA è uno dei traumi sportivi più comuni, soprattutto nel calcio e nello sci.

L’entità e il tipo di lesione, sono correlati all’intensità del trauma.

Spesso, alla rottura del LCA, si associano anche lesioni ad altre strutture come cartilagine, menischi o i legamenti collaterali.

 

 

SINTOMI 

 

La prima sensazione che il paziente avverte dopo una lesione al legamento crociato anteriore è la percezione che qualcosa sia fuori poso all’interno del ginocchio. I sintomi più comuni sono il dolore, il gonfiore e la difficoltà a muovere l’articolazione. 

Solitamente il dolore e il gonfiore si risolvono nel giro di 2 settimane, con il riposo e l’utilizzo di ghiaccio e FANS. L’instabilità al ginocchio invece permane che impedisce al paziente di ritornare alla pratica sportiva.


 

DIAGNOSI 

 

Per fare diagnosi di rottura al legamento crociato anteriore, il medico procede ad un esame dell’articolazione, svolgendo alcuni test specifici che consentono di valutare la lassista legamento del ginocchio. Tra i test usati vi sono:

  • Test di Lachman
  • Jerk Test
  • Test del cassetto anteriore

A questi si aggiungono altri esami strumentali, utili per confermare la diagnosi, quali:

  • Radiografia per valutare eventuali fatture o lesioni ossee associate
  • Risonanza Magnetica per la valutazione delle lesioni legamentoSE e meniscali



 

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TRATTAMENTO PER IL LEGAMENTO CROCIATO ANTERIORE

 

Dopo la rottura a LCA, viene spontaneo chiedersi se sarà necessaria o no l’operazione.

La risposta sarà diversa da persona a persona, in quanto molti fattori devono essere presi in considerazione sia dal paziente che dal chirurgo; i fattori di cui parliamo includono: età del paziente, contesto sociale in cui è inserita la persona, la presenza di eventuali lesioni associate.

Nel caso in cui venga confermata l’opzione dell’intervento chirurgico, è consigliabile effettuare prima un ciclo di fisiokinesiterapia per migliorare la fisiologia del ginocchio, il gonfiore e il dolore.

Esistono molti interventi chirurgici per riparare la rottura del legamento crociato anteriore, le tecniche attuali prevedono la ricostruzione del LCA utilizzando un nuovo legamento ottenuto dalla preparazione di un tessuto prelevato da uno degli altri tendini presenti intorno al ginocchio (generalmente il gracile associato al semitendinoso o dal tendine rotuleo), questo tessuto viene passato attraverso fori praticati nel femore e nella tibia e poi ancorato in posizione corretta per creare un nuovo LCA.

 

 

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LA FISIOTERAPIA PER LESIONE LCA

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La riabilitazione dopo un intervento di LCA richiede tempo e impegno.

La riabilitazione va iniziata fin da subito, nelle prime ore dopo l’intervento, e possiamo suddividerla in 3 fasi.

Al ginocchio viene applicato un tutore articolato fissato in completa estensione o articolato tra 0° e 90° a seconda del parere del medico chirurgo; per la deambulazione vengono prescritte le stampelle.

 

Nella prima fase del trattamento terapeutico si andrà ad agire sulla riduzione del dolore, dell’edema post operatorio e sull’eventuale presenza di formazione di flogosi. 

La crioterapia è un particolare tipo di terapia che prevede l’utilizzo di basse temperature: il trasferimento di energia sul corpo avviene per mezzo di un meccanismo di conduzione che porta ad un abbassamento generale della temperatura corporea. È molto indicata in questi primi stadi di infiammazione acuta; grazie alla riduzione dello stravaso ematico nei tessuti, impedisce l’espandersi dell’edema, riduce l’ipertono muscolare preparando i tessuti all’intervento fisioterapico. Questa terapia produce nel breve e medio termine una riduzione del dolore con effetto analgesico, vasocostrizione locale e profonda, riduzione dell’attività metabolica ed enzimatica.

L’utilizzo di terapie fisiche quali la tecar e il laser ad alta potenza sono indicate per ridurre l’infiammazione e il gonfiore.

In questa fase, la tecarterapia risulta molto adatta, in quanto ci permette di indurre le cosiddette correnti di spostamento, favorendo il trasferimento di energia biocompatibile all’interno dei tessuti lesi, inoltre garantisce risultati immediati e stabili.

La tecarterapia al ginocchio ci dà quindi un’immediata azione analgesica, un’azione drenante sui tessuti e una stimolazione del circolo periferico attraverso l’incremento della temperatura endogena. 

La tecnologia avanzata di questa macchina, trasforma la terapia manuale svolta dal fisioterapista, il quale acquista una qualità migliore arrivando più in profondità grazie alla riattivazione del microcircolo, linfatico e sanguigno.

 

La seconda fase del trattamento è caratterizzata dal completo recupero dell’articolarità del ginocchio in flessione ed estensione attraverso la mobilizzazione passiva, in un primo momento, e attiva assistita, in seguito. Fondamentale è rieducare il passo con l’ausilio di stampelle, in un primo periodo, poi successivamente in autonomia senza supporti.

 

Una volta raggiunti una buona escursione articolare e la completa eliminazione del dolore e dell’edema, si lavora sul rinforzo muscolare selettivo del quadricipite e degli hamstring, permettendo al paziente il più rapido e sicuro ritorno all’attività sportiva. 

Nella terza fase quindi vengo svolti esercizi in palestra, lavorando sul controllo muscolare attraverso esercizi in eccentrica con l’utilizzo di elastici a varie resistenze, esercizi in isometria per sviluppare il trofismo muscolare, esercizi propriocettivi con pedane oscillanti così da ottenere il movimento fisiologico più ergonomico possibile. 

 

 

Nel centro di riabilitazione Fisioclinik potrai trovare specialisti che ti seguiranno nelle diverse fasi della riabilitazione post intervento di LCA, adottando un piano riabilitativo  altamente specializzato e personalizzato.

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